Il ripristino degli antichi ambienti

La presenza del Canale Lorno, con una copertura vegetazionale abbastanza stratificata, ha permesso una buona integrazione ambientale e una cortina arborea gia matura, mentre il canale Galasso ricco di cenosi idrofitiche subacquee ha permesso la colonizzazione relativamente veloce.

A) Acque a profondita variabile, con creazione di "lamineti".

Le aree ad acqua profonda, dell'estensione di circa 6,5 ettari, hanno permesso la creazione di diversi micro ambienti corrispondenti alle diverse profondita. Nel tempo si sono insediate associazioni complesse riconducibili al Myriophyllo-Nupharetum, tali associazioni sono utilissime per la riproduzione delle varie specie ittiche e di insetti con lo stadio larvale acquatico (gli odonati e numerosi emitteri e ditteri ad esempio).

Le acque profonde hanno ricreato habitat idonei alla presenza di uccelli piscivori come il Cormorano, gli ardeidi, il Martin pescatore,di specie che possono nutrirsi sotto la superficie dell'acqua come il Moriglione e la Moretta, la Folaga, o specie accidentali guali le strolaghe e gli smerghi.
B) Le aree a profondita media.

Queste aree variano tra i 30 e i 100 cm e sono state progettate per permettere la creazione di habitat molto diversificati, sia nella morfologia che nelle Associazioni idrofitiche.

Queste zone permettono l'insediamento di cenosi idrofitiche variabili, come il magnocariceto, i canneti con la presenza di tife, cannuccie di palude ed altre elofite emergenti, o se tenute libere dalla vegetazione consentono la sosta a numerose specie di anatidi, stemidi, laridi, ecc. Alcune porzioni sono state ricreate per una ricca crescita di associazioni elofitiche dense e appetite dai rallidi.
C) Acque a bassa profondita, con isole e limo affiorante.

Le zone ad acqua bassa, sono state progettate e vengono gestite annualmente per permettere la sosta e la riproduzione a tutte quelle specie che ricercano le prede nel limo affiorante o sul fondo. La gestione dei livelli dell'acqua permette il controllo della vegetazione sgradita, ma anche di creare durante tutto l'arco dell'anno le migliori condizioni di presenza per le numerose specie di limicoli o per gli anatidi. Isole diversificate nella forma e nelle dimensioni permettono la sosta e la riproduzione.
D) Cenosi ripariali e miste.

In tutte le aree idonee sono state create delle fitocenosi riconducibili ai boschi presenti nel passato in quasi tutta la pianura della provincia e ancora esistenti, con piccoli lembi lungo gli ambiti fluviali.
Per bosco ripariale si tende a caratterizzare una fitoassociazione, generalmente molto dinamica nella composizione e nella struttura, che si incontra in condizioni di spiccata igrofilia. Questa fitocenosi si rinviene spontaneamente nelle zone umide, aree palustri o corsi d'acqua. La componente principale d'associazione sono le varie specie di salici, in associazione a Pioppo bianco, Pioppo nero, Frassino minore, Ontano nero, Frassino maggiore, Acero campestre, Farnia. Nel sottobosco stata effettuata una piantumazione delle tipiche specie arbustive.
E) Associazioni arbustivo-cespugliose.

Lungo gli argini perimetrali o che fiancheggiano i sentieri, in aree marginali, sono state ricreate delle compatte associazioni di specie cespugliose ed arbustive. Lo sviluppo delle siepi ricreate attualmente di circa 3 chilometri, con un'estensione di circa 3 ettari. Vi sono previste specie tipiche di aree aperte ed inospitali per il bosco, tissinie nell'economia della nicchia trofica.